Calciatore iconico per stile, talento e carisma, César Santin ha segnato un’epoca per quanto riguarda i principali tornei del Nord Europa. 5 campionati e 2 coppe nazionali vinte in 11 stagioni (5 giocate con il Kalmar FF, 6 con il FCK). Ha contribuito in modo determinante alla prima ed unica Allsvenskan vinta dal Kalmar FF nella propria storia e si è affermato tra le tante cose, come secondo miglior marcatore della storia del FC København. Potrei davvero continuare per ore con questa presentazione ma preferisco fermarmi qui!
ICN: Salve Signor Santin. La sua “esperienza Nordica” ad alti livelli, è iniziata e finita al Kalmar FF. Cosa rappresenta questo club per lei?
CS: Ciao! Il Kalmar FF rappresenta molto per me. È il club che mi ha dato l’opportunità di giocare in Scandinavia e quindi in Europa. Ho dovuto imparare il modo di giocare dei club svedesi e quindi a prepararmi meglio. Fisicamente e mentalmente dovevo essere più forte, così il Kalmar mi ha aiutato ad affrontare il Calcio Europeo.
ICN: All’inizio di questa esperienza, si è trasferito dal Brasile alla Svezia. Lingua diversa, cultura diversa e condizioni climatiche totalmente opposte. L’inizio fu complicato per lei?
CS: Si, davvero difficile adattarsi, soprattutto il primo anno. La lingua per me era il problema principale, non parlavo né Inglese né Svedese. Anche il clima era difficile da affrontare.
ICN: Ha vinto la Svenska Cupen nel 2007 e ha lasciato Kalmar a metà campionato nel 2008, un’altra incredibile stagione per il club. In quella prima parte di stagione realizzò 8 gol nelle sue ultime 7 partite, contribuendo alla vittoria del titolo. Che cosa ha provato quando i suoi ormai ex compagni di squadra hanno portato a termine il lavoro, vincendo la prima Allsvenskan della storia del club?
CS: Mi sono sentito campione con loro. Ero felice per tutti i calciatori e per tutto quello che avevamo realizzato in quegli anni a Kalmar.
ICN: Stagione 2008/09, lascia il Kalmar per il FC København. Santin, Nordstrand, Ailton, N’Doye, che incredibile reparto offensivo! Quali sono i suoi ricordi più belli riguardanti quella prima stagione?
CS: La mia prima stagione al FCK, fu incredibile! Avevamo grandissima qualità nel gruppo ed ho due ricordi che superano tutti gli altri. Il primo quando battemmo il Brøndby al Parken. Il secondo ovviamente la vittoria per 1-0 contro l’Esbjerg che ci fece diventare campioni, io segnai l’unico gol su rigore.
ICN: Momenti fantastici! Tra tutti, con quale compagno di squadra aveva la migliore intesa in campo?
CS: Ho giocato con tanti ottimi calciatori ma penso che con Dame N’Doye ci capivamo perfettamente. Abbiamo realizzato tantissimi gol insieme.
ICN: Ed il difensore più difficile da affrontare?
CS: Wow! Questa si che è una domanda difficile. I club in Champions League avevano ottimi difensori, forti fisicamente e di buona qualità, è sempre difficile affrontare difensori di quel livello.
ICN: Uno dei nostri follower ci consiglia una domanda a questo proposito. Pensa che un gol in quel famoso Barcellona-FCK al Camp Nou, avrebbe potuto cambiare la sua carriera? Come ha vissuto quella serata?
CS: Non so se quel gol avrebbe cambiato la mia carriera, ma certamente sarebbe stato molto importante per me nel mondo del Calcio. Quella sera mi sentivo male, perchè ho avuto la grande possibilità di segnare al Camp Nou e sarebbe stato incredibile segnare li.
ICN: Se dovesse scegliere il suo miglior momento al FCK, quale sceglierebbe?
CS: Ho avuto tanti bei momenti al FCK, non posso sceglierne solo uno. Le 4 volte che abbiamo vinto il campionato e tutte le sfide in Champions League sono state belle e speciali.
ICN: Che avventura con il FC København! In questo club lei è diventato una leggenda della Superligaen. I tifosi o semplicemente gli amanti del Calcio Nordico la adorano. Quanto era importante il sostegno dei tifosi nelle sue prestazioni? Ha un aneddoto da raccontare?
CS: Oh si! I fans sono tutto nel Calcio. Giochiamo per loro. Senza queste persone, noi calciatori non saremmo niente. Per me ogni volta che segno un gol, soprattutto al Parken, ed i tifosi gridano il mio nome, è una sensazione davvero speciale.
ICN: Adesso lei vive in Danimarca e gioca per il Fremad Valby. Possiamo definire la Danimarca casa sua? Cosa le piace di questo Paese?
CS: Si, adesso siamo qui e gioco per il Fremad Valby però sono nel club soprattutto per aiutare il coach. Abbiamo un progetto qui, vogliamo creare una squadra giovane e forte, penso che ci stiamo riuscendo! Riguardo la Danimarca, amo questo Paese. Penso che mio figlio avrà un’ottima istruzione quindi pensiamo di restare qui ancora per molti anni. Voglio anche imparare il danese, è davvero difficile ma ci provo!
ICN: Siamo stati informati del fatto che ha ricevuto la cittadinanza Italiana. Ha qualche progetto nel nostro Paese?
CS: Per il momento pensiamo di restare ancora in Danimarca ma chissà, un giorno potremmo vivere in Italia. Ci siamo stati per un pò di tempo e onestamente mi piace. Bellissimo Paese, assomiglia al mio Paese natale, il Brasile.
ICN: Grazie mille per il suo tempo e la sua cortesia. In chiusura, vorrebbe dire qualcosa ai suoi tifosi Italiani e più in generale alla community de “Il Calcio Nordico” in questo momento così complicato?
CS: Vorrei ringraziarvi tutti per il supporto che mi avete dato in carriera, vi porto tutti nel mio cuore. Per quanto riguarda il virus, fate attenzione, mi auguro che tutto questo finisca al più presto.
Finisce con questa raccomandazione l’intervista al leggendario César Santin, un uomo di una gentilezza ed eleganza rara. Ci tengo ancora a ringraziarlo per il tempo concessomi, augurandogli tutto il meglio per i suoi progetti futuri!
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