*Intervista del 9 marzo 2019
Oggi vi propongo la mia prima intervista in assoluto dal vivo.
Mi trovavo a Copenhagen, avevo creato da un paio di mesi il sito ed ero a conoscenza del fatto che nell’Hellerup IK giocasse Jeppe Brandrup. Terzino destro affidabile e di talento, ha fatto la storia del Lyngby BK giocando più di 200 incontri con la maglia Kongeblå. Decido di andare quindi al Gentofte Stadion, per la sfida contro il BK Frem. Realizza un grande incontro, il suo “HIK” vince per 1-0 grazie ad un suo assist e con una gentilezza unica, mi concede un’intervista a bordocampo.
ICN: Congratulazioni per la tua prestazione e per l’importantissima vittoria. Normalmente giochi terzino destro ma in questa squadra giochi praticamente ovunque. Hai un tasso tecnico più elevato rispetto a quello dei tuoi compagni di squadra e trovarti a centrocampo è sicuramente un vantaggio per loro. Cosa pensi di questo tuo nuovo ruolo?
JB: Da quando sono sceso di categoria, mi piace restare molto più vicino alla palla e credo che il ruolo di Centrocampista centrale sia quello ideale. Tocco molti palloni, sono sempre nel bel mezzo della lotta, credo che sia il ruolo giusto per me in questo momento.
ICN: La tua è davvero un’ottima carriera. Più di 100 presenze in Superligaen, più di 200 in NordicBet Liga, hai giocato in Europa e l’hai fatto da Capitano con il Lyngby. Qual è stato il più bel momento della tua carriera?
JB: Se devo dirne uno, è il terzo posto in Superligaen con il Lyngby BK nel 2017. É stata una grande performance. Con alcuni dei ragazzi giocavamo insieme da anni. Questa coesione nel gruppo ha dato vita alle più belle prestazioni della mia carriera. Anche il successivo percorso Europeo è stata una grande esperienza, un grande traguardo. Giocare in Russia contro il Krasnodar, che era davvero un’ottima squadra, è qualcosa che considero importante. Ho vissuto anche qualche grande notte di Champions League ai tempi del FC København ma ero giovanissimo e le ho vissute dalla panchina. Grande esperienza si ma non è la stessa cosa. Non essendo entrato, non mi sentivo parte della squadra.
ICN: Invece qual è stato l’avversario più difficile da fermare nella tua carriera?
JB: È difficile da dire, ho avuto una lunga carriera e sfidato davvero tanti ottimi giocatori. Ho sfidato grandi nomi come Rooney e Cristiano Ronaldo rispettivamente contro Inghilterra e Portogallo nelle Nazionali giovanili. Erano davvero forti ma onestamente, quando arrivi a quel livello, tutti gli avversari possono metterti in difficoltà.
ICN: A proposito di Nazionali giovanili, c’è un momento in particolare che vorresti raccontare?
JB: Giocare gli Europei U17 in Danimarca è stata sicuramente una grandissima esperienza. Ai Quarti di Finale contro la Spagna, abbiamo pareggiato 2-2, ma purtroppo abbiamo perso ai rigori. Oltretutto al Lyngby Stadion. In quella partita ho segnato ed ho anche realizzato uno dei rigori. Giocare in Nazionale è sempre un motivo di orgoglio.
Sono scambi come questo che accrescono la mia e spero anche la vostra passione per il Calcio Nordico. Una carriera ricca di grandi sfide e con qualche soddisfazione che sicuramente non dimenticherà. Quella ad esempio era la Spagna U17 di David Silva, Soldado, Borja Valero e Gavilan che vedrà poi stoppata la sua corsa, ai rigori dalla Francia di Clichy e Briand.
Jeppe si è dimostrato un ragazzo disponibile e garbato, che mi ha sicuramente aiutato a continuare con passione, il lavoro che quotidianamente svolgo per voi. Una delle tante ragioni per cui lo ringrazio, oltre ad avermi addirittura regalato la maglia!
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